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Grande scultore e orafo cinquecentesco, autore di alcuni tra i più celebri capolavori del Rinascimento italiano, con la sua autobiografia, scritta tra il 1558 e il 1566, Benvenuto Cellini ci ha lasciato una delle testimonianze letterarie più alte e rilevanti del tempo. Attraverso la rievocazione degli eventi che vanno dall'infanzia alla maturità, nelle pagine della "Vita", Cellini tratteggia il vivace affresco di buona parte del XVI secolo, alternando i fatti celebri e i grandi protagonisti ai godibili episodi e aneddoti della sua vita privata. E non mancano pagine memorabili come quelle sul sacco di Roma del 1527, o la descrizione della fuga da Castel Sant'Angelo e ancora l'eroica impresa della creazione del suo grande capolavoro "Perseo".