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È arte il disegno infantile, come sostiene Read, oppure no, come ha argomentato Cesare Brandi? Il bambino disegna ciò che sa e non ciò che vede? E che significa sapere e vedere? Come mai la nostra cultura ha confrontato il disegno con il linguaggio parlato e non con quello scritto? Perché il bambino smette di disegnare? È conseguenza dello sviluppo psichico o frutto del nostro sistema educativo? Che significa educare all'immagine? Come educare al disegno, nella scuola delle parole e dei numeri? Sono alcune delle tante domande che animano il presente volume: un approccio globale a tutti gli aspetti investiti dal classico tema del disegno infantile. Del quale vengono indagate le complesse radici storico-culturali, chiariti i motivi per cui esso coinvolge tanti fronti scientifici e disciplinari, analizzate a fondo le più accreditate teorizzazioni, e infine viene proposta una originale interpretazione complessiva. Rudolf Arnheim apre il volume con una puntuale Presentazione. Da tempo esaurita e continuamente richiesta - divenuta un "classico" dell'argomento - la presente edizione, arricchita di una Postfazione di Marco Dallari, ottimizza la prima.