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Tra la fine dell'Ottocento e la fine del Novecento cinque milioni di italiani si sono trasferiti in Svizzera contribuendo allo sviluppo economico, sociale, politico e culturale del Paese, lasciando tracce profonde e diventandone parte integrante, come mai nessun'altro popolo di immigrati. In ogni capitolo dell'opera si esamina un aspetto del fenomeno: dalla ristorazione al gioco del calcio, dall'edilizia e dall'industria ai movimenti sindacali, dalle organizzazioni scolastiche alla letteratura e al cinema, dai conflitti sociali alla criminalità. Un'attenzione particolare è riservata anche ai movimenti politici, dagli anarchici di fine Ottocento ai fuoriusciti del Ventennio fascista.