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"La felicità domestica" (scritta a Iasnaia Poliàna nel 1859) uscì in Russia nel mentre, dopo il fulgore delle speranze suscitate dai suoi primi racconti di giovinezza, si era fatto intorno al Tolstoj un improvviso buio di silenzio. Eppure, questo "romanzo", è forse la sua più candida rivelazione, di quando il mondo aveva in lui trentadue anni, e la sorgente gemeva ancora melodiosa sul capelvenere della poesia dentro l'anima raccolta. Più tardi, confusa in mille affluenti, per le valli degli uomini, proruppe a fiottar tumultuosa, a volte limacciosa (e si chiamerà anche Sonata a Kreutzer) verso immense pianure coronate in solitudine di vette e di cielo (e avrà anche nome di Anna Karenina)." (Clemente Rebora)