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Ci sono parole che esprimono concetti all'apparenza difficili. Una di queste parole è complessità. Edgar Morin ha passato la sua vita a illustrare con esempi e riflessioni la complessità. L'ha spiegata ai suoi colleghi quando molti pensavano che complessità fosse una di quelle parole che dicono tutto e niente. Ma oggi, dalla biologia alla neurologia, dall'economia alla cultura, complessità è forse la parola che rappresenta meglio il nostro mondo ricco di informazioni e di mezzi scientifici, che non sa però tenere in pugno. Morin in questo libro fa una operazione "pedagogica", che nasce dalla convinzione che la complessità è una di quelle nozioni di cui l'uomo deve nutrirsi fin da piccolo, un concetto necessario come il latte materno per chi nasce oggi e dovrà fare i conti con una realtà che cambia e accresce rapidamente le proprie capacità a ritmi esponenziali. In questo libro racconta agli studenti la sua scoperta della complessità, la sua vita di filosofo alle prese con la modernità, indica ai ragazzi, ma anche ai professori, una strada da battere per essere pienamente parte di un mondo trasformato dalla globalizzazione.