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Questo libro raccoglie per la prima volta l'insieme di saggi brevi e di articoli scritti dal grande intellettuale e scrittore spagnolo sull'opera di Cervantes, e in particolare sul Don Chisciotte. Era un progetto che lo stesso Unamuno voleva realizzare e non ebbe poi il tempo di condurre in porto. Si presenta come una raccolta organica che, ponendosi accanto al celebre"Vita di Don Chisciotte e Sancio" (1905), completa per il lettore italiano il panorama delle importanti ricerche di Unamuno sul mito più grande della letteratura spagnola. Milan Kundera, nella sua Teorìa del romanzo, pone il Don Chisciotte come fondamento del romanzo moderno. Il volume comprende il saggio "Il cavaliere dalla trista figura" del 1896, mai tradotto finora, dove Unamuno confronta le descrizioni che raffigurano Don Chisciotte nel romanzo con i ritratti che i pittori moderni gli hanno dedicato. Tra baffi cadenti e riflessioni sulla bruttezza del personaggio di Cervantes, lo scrittore torna sul tema che gli sta più a cuore: il valore universale di questo mito. Nella raccolta anche alcuni articoli polemici, tra cui "Muoia Don Chisciotte" che prende di mira gli eruditi che impantanano Don Chisciotte nelle dispute filologiche perdendo il messaggio umano e morale. Come scrive nell'Introduzione Enrico Lodi "sia Unamuno, sia Don Chisciotte, incarnano al meglio il conflitto tra la volontà di compiere un ideale che serbano dentro e l'impossibilità di raggiungerlo.