Il ritorno di Raffaello. Romae Carrus Navalis di Sartorio Giulio Aristide; Gibellini C. (cur.) - Bookdealer | I tuoi librai a domicilio
1.304.573,51€  incassati dalle librerie indipendenti
1.304.573,51€  incassati dalle librerie indipendenti
Cerca un libro o una libreria

Il ritorno di Raffaello. Romae Carrus Navalis

27,00 €
Si fa attendere

Tab Article

L'unico romanzo scritto dal pittore Giulio Aristide Sartorio torna in libreria dopo oltre un secolo. Narra la prodigiosa resurrezione di Raffaello Sanzio: il suo monumento a Urbino, colpito da un fulmine, prende vita. Raffaello rinato si dirige a Roma, dove un pittore, spacciandolo per suo fratello, lo introduce nella società della capitale, nel periodo della guerra coloniale in Africa. Il genio redivivo, però, getta lo scompiglio nel bel mondo romano, ipocrita e corrotto: ed entrano in scena artisti ambiziosi, critici inetti, antiquari spregiudicati, modelle preraffaellite, femmes fatales, politici influenti, nobili decaduti... Nel 1904, nella casa-convento di Francesco Paolo Michetti a Francavilla, la stessa dove D'Annunzio aveva composto Il Piacere, il pittore Giulio Aristide Sartorio, gran protagonista dell'arte preraffaellita e simbolista, completa il suo unico romanzo "Romae Carrus Navalis". Pubblicato nel 1905 da Treves, dopo l'iniziale fortuna il libro cade nell'oblio. Medusa ora lo riscopre dopo oltre un secolo dalla sua edizione. Questa Favola contemporanea (così il sottotitolo) narra la prodigiosa resurrezione di Raffaello Sanzio: il suo monumento a Urbino, colpito da un fulmine, prende vita il giorno della sua inaugurazione (1897). Raffaello si dirige a Roma, dove il pittore Alessandro Brandi, spacciandolo per suo fratello, lo introduce nella società della capitale. Il genio redivivo, però, getta lo scompiglio nel bel mondo romano, ipocrita e corrotto. Attraverso lo sguardo ingenuo di Raffaello e quello disincantato di Brandi, alter ego dell'autore, Sartorio rivela l'enorme distanza che separa l'amato Rinascimento dalla realtà contemporanea, volgare e grottesca, simile a un eterno carnevale.

I librai consigliano anche