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A cavallo tra la storiografia, la filosofia della storia e quella che oggi chiameremmo antropologia (o etnologia), gli scritti di Voltaire che qui si presentano mostrano il formarsi di una coscienza storica che cerca nello studio di altre civiltà e di altre epoche i principi di un diverso modo di guardare al proprio mondo e a quello degli altri. Ma Voltaire, che fu "storiografo di corte" nella Versailles di Luigi XV, ha anche il merito di aver inaugurato, insieme a Montesquieu, un modo nuovo di studiare la storia: la coscienza storica che ha distinto il pensiero occidentale a partire dal XIX secolo gli è debitrice di averne fatto una disciplina rigorosa, fondata sull'analisi obiettiva delle fonti e dei documenti.