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Il 2014 è stato indetto anno commemorativo dell'Olocausto ungherese: nel suo una giornata è stata dedicata alla figura di Miklós Radnóti, poeta morto deportato nel novembre del 1944, le cui ultime poesie furono recuperate da una fossa comune. Quattro di queste sono qui tradotte in italiano da Tomaso Kemeny. Radnóti è stato uno dei maggiori poeti ungheresi del ventesimo secolo, il suo stile essendo paragonabile solo a quello dei classici poeti antichi. Le sue opere maggiori manifestano una toccante devozione alla nazione magiara, e il tracciato della sua scrittura determina un cardine stilistico insostituibile dell'identità contemporanea ungherese. Il volume contiene poesie commemorative dei poeti della "carovana dei versi poesia in azione": Sandro Sardella, Ada Crippa, Antonella Visconti, Thomas Maria Croce, Marco Tavazzi, Luigi Maffezzoli e Salaheddine Louiragui; arricchito inoltre dai contributi poetici e critici di Luigi Cannillo, Tomaso Kemeny, Leonardo Terzo, A mos Mattio e Adele Succetti.