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Dopo il corposo lavoro sul Decameron di Boccaccio, sull'Elegia di Madonna Fiammetta, sul Ninfale fiesolano, sul Filostrato, sul Ninfale d'Ameto e il recente Filocolo lo studioso Osamu Fukushima propone un altro utile dizionario etimologico di un'opera del Boccaccio: Il Corbaccio. L'opera composta negli anni della maturità è scritta in volgare e ci è stata tramandata in ottantadue codici. Tra i quali, il più attendibile sarebbe il Laurenziano XLII trascritto a mano da Francesco d'Amaretto Mannelli. L'opera è, ancora una volta, la prima indagine sulla storia, l'origine o l'etimologia delle parole dell'opera di Boccaccio. Il testo affronta in modo diffuso argomenti grammaticali e sintattici come proprietà linguistiche nominali e pronominali quali persona, genere, numero e caso, proprietà linguistiche verbali come tempo, aspetto, modo e voce ed elementi sintattici come causativi, conversioni e costruzioni impersonali.