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Questo volume raccoglie studi, saggi e materiali inediti su alcuni illustri matematici, storici e filosofi della scienza che operarono nell'Ateneo piemontese fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, come Mario Pieri (1860-1913), Giovanni Vailati (1863-1909) e Giovanni Vacca (1872-1953). Vero ponte fra la Scuola di geometria algebrica, capeggiata da Corrado Segre, e quella di logica matematica, il cui leader era Giuseppe Peano, M. Pieri seppe cogliere da entrambi questi colleghi stimoli e influenze che indirizzarono in modo originale le sue ricerche, come pure le sue concezioni didattiche. Nel vivace ambiente culturale post-unitario, si inseriscono anche il percorso formativo e l'apprendistato di G. Vailati e di G. Vacca, due esponenti della Scuola di Peano che si occuparono di ricerche di logica, di storia delle matematiche, di filosofia delle scienze, e di strategie per migliorare l'insegnamento della matematica. Sui temi della storiografia della matematica e della logica, sulla collaborazione al Formulario matematico e sulla proposta innovativa di "scuola laboratorio" di Vailati sono incentrati alcuni saggi che mostrano la dimensione internazionale delle loro indagini. Nella sezione Archivi sono presentati alcuni inediti quaderni di Lezioni, autografi di Mario Pieri, conservati a Lucca, che documentano la formazione del matematico a Pisa, alla Scuola di Enrico Betti, fra il 1882 e il 1884 e un manoscritto inviato da Peano a Vailati sulla storia della logica matematica.