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Negli studi sul secondo vangelo è spesso osservato che le missioni di Giovanni il Battista, Gesù e i suoi discepoli sono accomunate da alcuni tratti che le caratterizzano: la predicazion, l'esortazione alla conversione, la menzione di un'attività battesimale amministrata e/o ricevuta, la relazione con lo Spirito Santo, il rifiuto e le avversità, il radicamento nella volontà divina. Di solito, questi tratti sono soltanto evidenziati, senza interrogarsi sulla relazione che essi consentono di stabilire fra le missioni di questi personaggi. Mediante l'analisi delle pericopi in cui Marco descrive le missioni di Giovanni, Gesù e i suoi discepoli (per questi ultimi nelle due fasi, pre- e post-pasquale), il presente studio intende definire il rapporto che intercorre fra le attività di questi personaggi come «unità articolata». Pur delineando fra le tre missioni una fondamentale unità, radicata nel piano divino sulla storia e attestata dalla loro presentazione nella narrazione marciana, Marco le espone in modo da far emergere la centralità della missione di Gesù rispetto alle altre due. Per ciascuno dei tratti sopra richiamati, Gesù rimodula l'attività del suo precursore e pone le fondamenta per la missione dei suoi discepoli.