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"Il ritorno di Zandomeneghi, dopo anni e anni di ostilità e di oblio, alla ribalta della notorietà è uno dei fatti più significativi e consolanti della vita artistica italiana d'oggi": così inizia la prima monografia di Zandomeneghi scritta da Piceni e pubblicata da Mondadori nel 1932. L'autore, dopo essersi soffermato sulla vita di Zandò e averne analizzato la pittura, termina con un primo catalogo delle opere fino ad allora conosciute (253). Il testo e le riproduzioni sono per molti una rivelazione. Appaiono le prime recensioni favorevoli, spuntano nuovi ammiratori, un dipinto di Zandomeneghi entra nel museo milanese di Brera, un altro viene ospitato dalla Galleria d'Arte Moderna, sempre nel capoluogo lombardo. I mercanti cominciano a cercare e a esporre le sue opere. Prende il via, a partire da questo momento, il lungo cammino che porterà alla progressiva riscoperta e rivalutazione del pittore veneziano, fino alle importanti retrospettive degli anni recenti. Nuova edizione aggiornata e ampliata.