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Le pratiche divinatorie posero ai filosofi, ma anche ai medici e agli astrologi, il problema della possibilità di predire il futuro. Esistono eventi interpretabili come segni del futuro? Tra tutte le cose esistono legami necessari di causa ed effetto, per cui tutto è predeterminato, o il caso rende impossibile ogni predizione? È la divinità a inviare segni, per esempio attraverso i sogni, o essa è indifferente al mondo umano? Se c'è una forma di conoscenza del futuro è certa o solo probabile, oppure tale conoscenza è impossibile? Ed è utile conoscere il futuro? I filosofi antichi, in conflitto tra loro, formularono complesse argomentazioni per rispondere a questi e ad altri interrogativi.