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Il volume, ampiamente illustrato a colori, deriva da un incontro di studio organizzato in Normale, con l'intento di accostare due momenti cruciali nelle arti del legno: la tarsia prospettica, che Chastel mise al centro dell'arte del Quattrocento, e l'intaglio, che trovò grande sviluppo fra l'età tardo-gotica e il Cinquecento classicista, con profonde articolazioni regionali. I saggi riguardano alcuni protagonisti di quelle vicende (il senese Antonio Barili; i fiorentini Giuliano da Maiano, Baccio d'Agnolo, Battista del Tasso; l'itinerante Giovanni da Verona; il bergamasco Capoferri, collaboratore di Lorenzo Lotto); singoli 'monumenti' (a Orvieto, Loreto, Staffarda, San Romano a Lucca); situazioni territoriali di particolare rilievo (da Mantova a Parma, dall'Umbria all'arco alpino occidentale).