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Nel 1352, Amedeo VI di Savoia, otteneva da papa Clemente VI il permesso di fondare un convento francescano nella città di Aosta. Negli anni successivi Aimone di Challant, su incarico del conte, si occupava della costruzione del nuovo complesso. Nel centro della città, in un quadrilatero che comprendeva l'attuale piazza Chanoux, il Municipio, e il retrostante edificio delle scuole, cresceva quello che si imponeva, soprattutto grazie alla munificenza degli Challant, come uno dei principali complessi religiosi della Valle, pari a quello della collegiata di Sant'Orso e secondo solo alla Cattedrale. Dopo tre secoli e mezzo di storia il convento veniva espropriato nel 1800 dai rivoluzionari francesi e nell'arco di una quarantina di anni veniva smantellato per lasciar posto a quelli che sono oggi il centro amministrativo della città e la sua piazza principale. Nel 1986 si apriva una grande mostra per riunire i materiali che si sapeva provenire dal convento e per ipotizzare una ricostruzione del suo aspetto e del suo patrimonio artistico e monumentale. Bruno Orlandoni, che fu curatore della mostra, ne riapre il dossier e lo aggiorna alla luce delle delle nuove scoperte.