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"Così Bruno Rombi, autore del libro, parla della nascita di questo suo poemetto: "se mi fosse chiesto com'è nato il testo di "Tsunami", se in seguito agli eventi che hanno sconvolto l'Oceano Indiano e molti dei paesi che si affacciano sulle sue sponde, dovrei rispondere subito, anche se in maniera apparentemente assurda, che ho avvertito 'l'onda anomala' che ha colpito gran parte del nostro mondo, in anticipo. E cioè che, prima ancora che l'evento si veri?casse, il mio animo era scosso da un'angoscia profonda e così inspiegabile da pormi in crisi. I primi versi, poi indubbiamente elaborati in seguito al verificarsi dell'evento, erano emersi dal profondo della mia anima qualche giorno prima come annuncio di un dolore che avrebbe trasceso la mia vita personale per assumere un senso più ampio: universale. A distanza di qualche giorno dalle prime battute del poemetto ecco chiarirsi, con il disastro mediaticamente esposto alla vista del mondo intero, il perché di tanta angoscia del mio spirito". (dall'introduzione dell'autore)