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Un nuovo approccio tematico alla pittura rinascimentale veneziana che indaga le interrelazioni fra alcuni dei capolavori dell'arte occidentale e fra i loro artefici. Sia dal punto di vista visivo che intellettuale, i primi tre decenni del Cinquecento rappresentano la fase più straordinaria del Rinascimento a Venezia: quando il Giorgione e il giovane Tiziano, assieme a Sebastiano del Piombo, Palma il Vecchio e altri artisti, erano attivi accanto all'ormai anziano maestro Giovanni Bellini. Il volume presenta una rassegna di una sessantina di dipinti rinascimentali veneziani del calibro del Festino degli dei di Bellini e Tiziano, conservato a Washington, e della Laura e dei Tre filosofi del Giorgione del museo di Vienna. A differenza di precedenti iniziative espositive dedicate al periodo qui trattato, questo libro evita di suddividere in sezioni gli artisti rappresentati e opta piuttosto per un'indagine delle interrelazioni che si sono intessute fra di loro. Attraverso una serie di nuclei tematici, gli autori ripercorrono i momenti dell'affacciarsi dei soggetti profani - paesaggi bucolici, nudi femminili e ritratti "in azione" - e la trasformazione di quelli religiosi, e fanno il punto sulle innovazioni nello stile e nella tecnica. Il libro si sofferma anche sui temi centrali della musica, dell'amore e del trascorrere del tempo.