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Pubblicata in occasione dell'esposizione al Palazzo Reale di Milano, la monografia si propone di approfondire e di illustrare - parallelamente all'opera pittorica e grafica - l'attività di scultore svolta da Umberto Boccioni tra il 1912 e il 1914, i suoi scritti teorici sulla scultura futurista e la contiguità che egli volle mantenere tra scultura e pittura. L'opera plastica di Boccioni - oggetto già nel 1914 di uno dei primi e fondamentali scritti di Roberto Longhi - è considerata oggi un simbolo del Futurismo, ma malgrado lo sviluppo degli studi su questo movimento e il proliferare di mostre sulla prima avanguardia italiana, l'argomento non è mai stato studiato in modo specifico e approfondito. Questa risulta dunque la prima monografia dedicata alla produzione plastica del grande maestro del Novecento (comprendente alcuni capolavori assoluti quali Sviluppo di una bottiglia nello spazio e Forme uniche della continuità nello spazio) messa a confronto con la sua produzione pittorica.