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Passando in maniera acrobatica da David Foster Wallace a Tinder, dai Neri per caso a Bertrand Russell, Emanuele Rosso ricompone in un racconto appuntito e ironico i frammentati discorsi amorosi di una generazione smarrita di fronte alle nuove tecnologie, alla precarietà del sesso e dei sentimenti, all'età adulta. "Un tipo che conosco andava sempre alte feste. Tutte quelle in cui sentiva che ci sarebbe stata una degna e meritevole rappresentanza femminile. Aveva raggiunto una certa età, ma sentiva che l'adolescente in lui combatteva come solo quei soldati giapponesi che vengono a sapere della fine della guerra con vent'anni e più di ritardo. E come ogni adolescente che si rispetti si innamorava praticamente con un limone. Ogni nuovo limone era una specie di magia inebriante, un mistero che si rinnovava in continuazione. Com'era possibile che due bocche che si congiungono, mescolando lingue, umori e sapori, esercitassero tutto quel fascino? Ma soprattutto non si vergognava, superati i trent'anni, di usare ancora termini come "limone" e "limonare"? Solo che se ogni relazione sentimentale parte (anche) da un limone, non ogni limone conduce a una nuova storia d'amore."