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La mattina del 19 ottobre 1945 Primo Levi tornava a Torino, dopo un anno di prigionia nel lager di Auschwitz e un viaggio di molti mesi nell'Europa dell'Est, con addosso un bisogno quasi fisico di raccontare ed essere creduto. Ripartendo dalle sue parole, senza mai sconfinare nella vita privata, Pietro Scarnera ne delinea un ritratto sentimentale che illumina gli aspetti meno raccontati della sua personalità: il percorso come scrittore, la passione per la scienza, il lavoro di chimico. Una rilettura che restituisce alle nuove generazioni la complessità di una delle figure fondamentali del Novecento. Un racconto per immagini delicato e profondo, vincitore del prestigioso Prix Révélation al Festival di Angoulême.