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Charles Burns ha iniziato la lavorazione di "Black Hole" nel 1994, proseguendo poi per dieci anni. Disegnato in un bianco e nero fortemente contrastato, la Coconino ripropone questo moderno classico in una nuova edizione: il libro racconta di un'epidemia che si propaga tra gli adolescenti, trasmettendosi per via sessuale (metafora scoperta dell'Aids) e causando diverse mutazioni fisiche. La gravita del male, l'esclusione crescente subita dalle vittime si manifestano attraverso un'atmosfera di palpabile frenesia sessuale. Collegando horror e sessualità, Burns porta alle estreme conseguenze le difficoltà legate alla scoperta del corpo altrui, in un percorso che rimanda a quelli del regista canadese David Cronenberg.