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Il tema di questo libro è il corretto metodo per ottenere la perfezione umana, che nella concezione di Al-Fârâbi si identifica con la felicità e con la filosofia. Per lui - primo dei grandi filosofi musulmani e primo a riportare alla luce il pensiero greco nel mondo profondamente mutato delle religioni monoteiste - il raggiungimento della felicità è indissolubilmente legato a un ordine politico, a quello che Platone ha definito "regime virtuoso". Al-Fârâbi accoglie la visione gerarchica della filosofia platonica e l'ideale di un "governante supremo" che deve essere principe, imam e filosofo. Ma, nella ferrea logica che lo porta a disegnare la struttura di una società perfetta e quindi felice, si scontra con la difficoltà di conciliare l'indipendenza della ricerca filosofica con la religione rivelata, "la felicità terrena in questa vita e la felicità suprema in quella a venire". Prima parte di una trilogia che prosegue con "La filosofia di Platone" e "La filosofia di Aristotele" e che era nota col titolo "Le due filosofie", questo trattato è anche un mezzo per comprendere meglio la filosofia della Grecia classica e il modo in cui questa ha influenzato, nel corso dei secoli, la nostra civiltà.