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Dieci porti per raccontare il legame tra gli uomini e il mare. Un legame fatto di sfide, di quotidianità, di speranze, di fughe, oppure, semplicemente, di traffici, di mercati, di ricerca della ricchezza, di sogni di conquista. Sono porti grandi e importanti, come Anversa o Saigon, oppure rifugi di baleniere dell'Ottocento, come i porti dell'Antartide. Avamposti sul nulla, come Ushuaia, nella Terra del Fuoco, approdi per le barche di pensionati europei annoiati, come quello dell'isola di Bequia, ai Caraibi. Porti di immigrazione vecchia e nuova, come New York, oppure Ancona con i tir che sbarcano dalla Grecia carichi di afgani nascosti. Antichi porti coloniali coma Angria do Heroísmo, alle Azzorre. Porti che hanno segnato la storia di secoli interi, come Venezia. E Byblos, in Libano, il primo porto di cui si abbia memoria, dal quale i Fenici presero il mare per addomesticare un mondo sconosciuto.