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Lazzaro Taddei Castelli (1744-1817), già governatore generale dello Stato di Piombino, visse i dieci mesi del regno di Napoleone I all'isola d'Elba senza arretrare dalle posizioni antifrancesi e antibonapartiste che aveva maturato nel corso della storia della Francia dalla Rivoluzione all'Impero. La sua coerenza e la sua devozione all'ultimo, spodestato, sovrano piombinese, il principe don Luigi Maria Ludovisi Buoncompagni, si tradussero in questo Ragguaglio, che appare come un testimone prezioso dello spirito pubblico e della situazione politico-economica dell'isola registrati quasi giorno per giorno.