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Il sacerdote è un torchio vivente, da cui dovrebbe sempre grondare l'olio di bellezza della consacrazione e del suo servizio in favore del popolo. L'assunto dell'Autore è questo, sviluppato nelle riflessioni proposte attingendo alla Scrittura, al Magistero del Concilio Vaticano II e alle parole di testimoni quali san Francesco d'Assisi, il Servo di Dio don Tonino Bello e Papa Francesco. Le meditazioni, predicate come esercizi spirituali al clero dell'Arcidiocesi di Agrigento, risultano particolarmente giuste per il periodo quaresimale, quando il sacerdote viene chiamato a rinnovare, durante la celebrazione della benedizione degli Oli Santi, la sua consacrazione, e nella Messa della lavanda dei piedi, la sua originaria vocazione.