Tab Article
"L'altra faccia dell'invecchiamento della modernità industriale è la nascita della società del rischio. Il termine 'società del rischio' individua una fase evolutiva della società moderna nella quale i rischi sociali, politici, ecologici e individuali (...) si sottraggono in misura sempre maggiore alle istituzioni di controllo e di protezione della società industriale". Con queste parole Ulrich Beck introduce la condizione che caratterizza ormai le società complesse. Sembrava che la scienza, la tecnica e l'economia potessero garantirci un presente ed un futuro al riparo da ogni insidia e invece la società postmoderna evolve in società del rischio e dell'incertezza. Liberati dall'ipoteca delle ideologie pensavamo di esserci anche sottratti ai rischi dei conflitti latenti, alle paure delle contrapposizioni, ai vincoli dell'appartenenza e poter finalmente godere di una nuova stagione nella quale la razionalità trionfante avrebbe potuto dispiegare tutte le sue potenzialità e promuovere la marcia verso la felicità collettiva. Così non è stato. La postmodernità si manifesta sotto il segno della precarietà e instabilità. Il crollo dei valori che avevano accompagnato la modernità ha generato un senso di vuoto, di pessimismo, di scetticismo. L'economia e la scienza non sono riuscite a mantenere le loro promesse ed il loro fallimento ci consegna all'obbligo di dover pensare al presente senza l'aiuto dei tradizionali punti di riferimento. (dalla presentazione)