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«Il racconto-fiume seriale di Edgar Reitz impiega personaggi-attori che compongono la Heimat degli spettatori. Una patria di finzione disseminata di figure che si rincorrono nei primi tre cicli e infine, in "Heimat-Fragmente: Die Frauen" (2006), viene sostituita dalla soggettività della protagonista, Lulu, che incorpora frammenti dell'opera-mondo come atti di memoria filmica riattualizzata. Per comprendere chi sono i principali attori di "Heimat" e cosa fanno in questo grande ciclo, che abbraccia (e oltrepassa) l'arco cronologico 1919-2000, occorre, come fa Barbara Rossi nel suo saggio introduttivo, ricordare sia la loro formazione che ripercorrerne le biografie artistiche: tutte si definiscono infatti a partire dall'incontro con Edgar Reitz» (dalla Introduzione di Cristina Jandelli). Prefazione di Henry Arnold. Postfazione di Sergio Arecco. Saggio di Michele Maranzana: "Reitz e la macchina del tempo. Appunti per un itinerario filosofico". (Inserto iconografico).