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La più grande ambizione di William Faulkner era affermarsi come poeta. Come è noto, dovrà accontentarsi di diventare uno dei più grandi romanzieri del XX secolo, Premio Nobel per la letteratura 1949. Eppure è nella produzione poetica, romantica e vigorosa al tempo stesso, che Faulkner getta le basi di tutta la sua vicenda letteraria. "Poesie del Mississippi "raccoglie due sillogi, scritte tra il 1925 e il 1926, che restituiscono due squarci diversi e complementari del futuro artefice de "L'urlo e il furore". "Helen, un corteggiamento" nasce da un fallimento amoroso: il giovane William aveva conosciuto Helen Baird a New Orleans, per poi innamorarsene perdutamente durante un'estate a Pascagoula, Mississippi. È l'inizio di un relazione tormentata, che sfocia in una proposta di matrimonio che la ragazza, inaspettatamente, rifiuta. Faulkner scrive allora una raccolta di quindici sonetti che copia meticolosamente a mano in un piccolo libro artigianale, che poi regalerà a Helen. Quest'unica copia verrà ritrovata, dopo la morte di Faulkner, e pubblicata postuma insieme all'altra raccolta, "Poesie del Mississippi". In questa sezione, a farla da padrone è il rapporto tra l'uomo e la natura, in una condizione di solitudine e calma inattesa, contraltare ideale e malinconico alla difficoltà della vita tra gli uomini, alla labilità delle relazioni amorose incarnata dalla figura sfuggente di Helen. Prefazione di Marco Missiroli.