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«Una misteriosa interazione istantanea a distanza». Così Einstein liquidò con una certa diffidenza uno dei fenomeni più bizzarri e sfuggenti della meccanica quantistica: l'entanglement, un "intreccio indissolubile" grazie al quale è possibile trasferire alcune proprietà delle particelle in altre particelle, senza ritardo temporale. È come lanciare un dado e sapere che il suo "gemello", anche se posto a grandissima distanza, è in grado di replicare nel medesimo istante lo stesso identico numero. Ma quello che aveva infastidito Einstein è diventata la magnifica ossessione di Anton Zeilinger, il fisico austriaco che ha definitivamente dimostrato che quella misteriosa interazione è una suggestiva coreografia, un fenomeno reale con applicazioni pratiche molto promettenti.