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Riusciremo un giorno ad attraversare i muri, costruire astronavi in grado di superare la velocità della luce, leggere nella mente delle altre persone, muovere gli oggetti con la forza del pensiero e spostarci nello spazio e nel tempo? La risposta sembrerebbe scontata, e verrebbe naturale aggiungere che un conto è la scienza e un conto è la fantascienza. Eppure Michio Kaku, abile divulgatore e uomo di scienza, avverte: attenzione a trarre conclusioni affrettate, perché l'impossibile è un concetto relativo. D'altronde un secolo fa nessuno avrebbe scommesso sull'utilizzo dei raggi laser, sulla televisione o sulla capacità dell'uomo di scindere l'atomo e ricavarne energia. Teletrasporto e viaggi nel tempo, telecinesi ed esistenza di civiltà extraterrestri, fino alla possibilità di piegare la luce per nascondere oggetti e persone: Kaku prende spunto dal ricco e affascinante immaginario della fantascienza - Philip Dick e Asimov, letteratura e cinema, Tolkien e "L'uomo invisibile" - per esplorare i concetti fondamentali (e i limiti) delle leggi della fisica come le conosciamo oggi, e dimostrare che magari tra cento anni quelle di Lost potrebbero rivelarsi idee molto meno strampalate di quanto pensiamo ora.