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A cinquant'anni dalla morte improvvisa in seguito a un incidente automobilistico, Albert Camus continua ad essere uno degli scrittori più letti al mondo. "Lo straniero" e "La peste" continuano a coinvolgere e appassionare i giovani di ogni nuova generazione. Camus è stato però anche un grande filosofo, ed è proprio al Camus filosofo, al pensatore dell'"esistenza assurda" e della speranza attraverso il principio "solitaire, solidaire", che è dedicato questo piccolo libro di Paolo Flores d'Arcais. Perché la filosofia di Camus, che lo portò dopo l'uscita del suo capolavoro (L'uomo in rivolta) a una leggendaria polemica, e infine alla rottura, con l'altro filosofo dell' engagement, Jean-Vaul Sartre, costituisce davvero, secondo la tesi di Flores d'Arcais, una "filosofia per il futuro", al tempo stesso rigorosa e libertaria, capace di superare le secche del pensiero ermeneutico post-moderno. Al saggio di Flores d'Arcais segue la trascrizione di una tavola rotonda con la partecipazione, tra gli altri, di Fernando Savater e Alain Finkielkraut.