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Canessa, di nuovo. Tommaso de Sando torna nella città immaginaria, eppure terribilmente reale, in cui aveva ambientato "Scene da una memoria" e "Occhiali di tartaruga". A spingerlo è l'urgenza, tanto imprevista quanto ineludibile, di "togliersi di dosso" una storia. L'autore sceglie così di indagare a fondo le vicende che hanno ruotato attorno a Villa Circe, l'elegante residenza per anziani da cui prende titolo il romanzo, sino a gettare una luce inquietante su segreti atroci e inconfessabili, utili a ricomporre l'intricato mosaico di fatti che si sono svolti a Canessa nell'arco di più decenni. D'altronde è così: in una casa di riposo le cose del passato e del presente viaggiano su binari paralleli, accadono simultaneamente e talvolta si intersecano...