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Ci sono persone, vedete, che posseggono un dono, una luce misteriosa e ispiratrice. Che si chiamino Gesù di Nazareth, Mahatma Gandhi o David Bowie poco importa, il loro compito è guidarci nel buio quando siamo sperduti e il vento corre sibilante nella notte. Gli adulti potevano storcere il naso quanto volevano ma noi conoscevamo la verità. C'è stato un tempo in cui noi, sì, proprio noi, pellegrini in cammino nella stagione più tumultuosa della nostra vita, conoscemmo un ragazzo, poco più che bambino, che non era di questo mondo e da questo mondo se n'era andato senza lasciare traccia. Sfuggevole come la scia di una cometa, nella sua breve comparsa, ci rese testimoni di fatti straordinari, che si possono capire solo con la fantasia, permettendoci di conservare quell'energia prodigiosa che si possiede solo negli anni in cui si è ragazzi. Tommaso de Sando torna a Canessa, città in cui aveva ambientato Scene da una memoria, per raccontare al lettore una nuova storia, in perfetto equilibrio tra le fantasticherie della fanciullezza e la presa di coscienza degli aspetti più crudi dell'età adulta.