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È opinione generale che Dante fu uomo di scienza. La Divina Commedia non fu solo un'opera di poesia, ma costituì la summa delle "conoscenze" del tempo, una sorta di "enciclopedia" di tutto il sapere e sintesi culturale del Medioevo. Questo saggio nasce dall'esigenza di chiarire le conoscenze scientifiche del sommo Poeta nel contesto di riferimento dell'epoca e di ricostruire, con un linguaggio semplice e un testo ricco di illustrazioni esplicative, il viaggio percorso nelle tre cantiche della Divina Commedia, attraverso i riferimenti reali alla posizione delle stelle e dei pianeti sulla volta celeste. Attraverso lo studio delle fonti, l'esame delle evidenze e delle configurazioni astronomiche del cielo, ricostruite al computer, l'autore indaga i segreti della Divina Commedia. Il saggio guida il lettore lungo i misteriosi itinerari del viaggio dantesco, dove il sapere di Dante mescolava la Teologia, la Filosofia, la Fisica Aristotelica e l'Astrologia, il tutto presentato in forma simbolica e allegorica, quella del "parlar velato", del nascondere "sotto il velame de li versi strani" i veri significati.