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Anche l'accessorio dell'abbigliamento, come ogni elemento del nostro mondo "reale", può entrare nell'universo "finzionale" della letteratura. In quali forme? In quale rapporto con la trama narrativa? I bottoncini sull'abito di Odette de Crecy, il cappello fiorito di myosotis e di delicate piante acquatiche di Prascovie Labinska, il guanto dell'armatura e quello della sfida, gli occhiali di don Abbondio, l'ombrello di Mary Poppins, il ventaglio di Lady Windermere, il giglio di Francia tatuato sulla candida spalla di Milady quali funzioni svolgono all'interno dei rispettivi testi? Vivono nella rappresentazione letteraria solo "mimeticamente", come parte dell'abbigliamento dei personaggi, oppure concorrono anche al procedimento costruttivo in atto, diventando uno dei tasselli fondamentali nell'insieme dinamico della narrazione? Su questi e su altri problemi s'interroga il presente volume, indagando, attraverso sette percorsi esemplificativi, i testi letterari europei (soprattutto italiani) dell'Ottocento e del Novecento.