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«In un equilibrato, armonioso e incalzante gioco di incastro di parole, suoni e metafore, fin dalle prime battute, si è trascinati in un coinvolgente viaggio... È un viaggio di introspezione psicologica di una giovane donna alla ricerca di se stessa. Una donna, soffocata, persa, prigioniera e oppressa dal non detto di ieri e la mancanza di dialogo di oggi. Anna, la protagonista, dovrà fare i conti con i segreti del suo passato per farci pace; per riappropriarsi della sua autonomia e l'autodeterminazione dovrà comprendere il subdolo processo di erosione della propria autostima a cui la espone la sottile manipolazione della mente di una relazione sbilanciata e perversa. Uno di quegli amori malati che, usando l'arma della denigrazione, afferma l'egoistico ed egocentrico potere dell'Io. E questo "perché solo un idiota non riesce a mettersi in discussione". Quello di Anna sarà un viaggio verso la libertà, alla riconquista dei propri spazi, del proprio tempo, alla scoperta dei valori del silenzio, dei gesti, delle persone, del sorriso e della vita. La sua.» (dalla prefazione di Margherita Esposito)