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"Caino o Abele, chi è il male e chi è il bene? Dal fiore nasce il frutto... ma dove nasce il seme? La vita esplode spontaneamente nel mistero universale della complementarietà della coppia fra due diversità "simili ed adiacenti!". Necessariamente fra simili e adiacenti per specie e generazione attraverso l'istinto del piacere e l'inganno dell'innamoramento. Tutto il resto è violenza! È giusto tutto ciò che procura piacere (senza offendere la libertà altrui), mentre si considera sbagliato tutto ciò che non è condiviso e viene percepito come ostacolo da superare. Violenza vuol dire, universalmente per tutti, tradire l'aspettativa. Un'umana aspettativa prima individuale e poi anche collettiva che misura, di volta in volta, il valore della distanza fìsica, oppure anche solo mentale, fra l'Armonia della Natura, in qualunque sembianza resa manifesta, e la percezione di disagio fisico, morale, sociale, culturale oppure soltanto legale, che caratterizza e contraddistingue in un determinato periodo storico il modo di vivere della società civile contemporanea, in rapporto alla sua sensibilità e all'illusione della conoscenza-conosciuta, accettata spontaneamente come unica verità apparente e in realtà del tutto inesistente. Maggiore è la distanza fra l'armonia psicofisica di ognuno rispetto all'umana ragione (usi, consuetudini, norme e tradizioni locali) e maggiore sarà l'intensità del dolore e della sofferenza da sopportare."