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Salvatore Baldassarri, nato a Faenza il 4 gennaio 1907, è stato Arcivescovo di Ravenna-Cervia dal 1956 al 1975, dopo aver insegnato, dal 1936 al 1956, Storia della Chiesa nel Seminario regionale dell'Emilia-Romagna e Teologia Dogmatica nel Seminario di Faenza. Partecipò alla Resistenza e assunse nel 1944 la guida amministrativa del Comune di Faenza di cui fu nominato Assessore nella Giunta del CLN. Divenne "il Vescovo del Concilio", interlocutore dei maggiori teologi e dei "gruppi spontanei", si aprì alla società civile in Romagna, dove era radicato l'anticlericalismo e dove era necessario non fare confusione tra l'unità dei credenti e l'unità politica dei cattolici nella DC. La vita di Baldassarri termina il 3 settembre 1982 nella sua modesta casa faentina, dove si era ritirato dal 1975, in silenzio e in "obbedienza" al Vescovo di Roma. Gli scritti che pubblichiamo sono di estrema attualità e rivelano la profonda dimensione dello studioso, del teologo, del conoscitore della Bibbia. Monsignor Baldassarri ha tentato di precorrere i tempi, lasciando un messaggio che provoca ancora oggi e che fa riflettere non solo chi crede nell'Eucarestia o chi guarda alla Chiesa.