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La storia esemplare di un movimento politico locale dei cattolici italiani autenticamente "popolare", perché radicato, quasi come in una terra di missione, nel tessuto sociale di una provincia di frontiera. Benigno Zaccagnini, che raccolse nella Democrazia Cristiana del dopoguerra questa eredità politica e morale dalle mani di Edmondo Castellucci, artefice e motore del movimento, la cui biografia, con la memoria del Cardinale Ersilio Tonini, è parte integrante di questa storia, scrisse che i cattolici ravennati, dovendo opporsi "all'invasione di dottrine anticlericali e materialistiche, ma ricche di profondi fermenti umani e sociali", seppero "riscattare, nel nome stesso della propria fede, i nuovi valori di libertà, di giustizia e di democrazia che avanzavano profondamente nella coscienza popolare". Di qui il rifiuto di ogni logica di conservatorismo e di moderatismo, nel segno di una politica concepita come terreno non dello scontro, ma della competizione e della concorrenza sul piano delle idee e delle battaglie per il progresso del popolo.