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La prima idea di una macchina che potesse librarsi in volo fu di Leonardo da Vinci. Il grande inventore aveva infatti elaborato alcune idee, poi rivelatesi esatte, circa il volo. Queste verosimilmente erano state desunte dallo studio degli uccelli. Osservando questi animali aveva concepito, tra le varie soluzioni, quella di un congegno in grado di generare la portanza necessaria per mantenersi in volo grazie ad una spirale che doveva essere tenuta in moto circolare continuo. Nel 1754, l'inventore russo Mikhail Lomonosov affrontò il problema ideando un modello dotato di propulsione autonoma, ma il suo progetto non riuscì a volare. Il concetto del volo verticale venne ulteriormente esplorato nel 1784, appena un anno dopo l'ascensione dei Fratelli Montgolfier in pallone, dal naturalista Christian de Launoy con il suo artigiano Bienvenu, quando presentarono all'Accademia della Scienza di Parigi un giocattolo dimostrativo funzionante con due rotori controrotanti realizzati con piume di tacchino mosse da un archetto elastico metallico. L'idea delle eliche controrotanti venne accettata come brevetto per la prima volta nel 1859 in risposta alla richiesta dell'inglese Henry Bright, cui fece seguito nel 1863 una simile registrazione di brevetti in Gran Bretagna e Francia da parte del visconte Gustave Ponton d'Amecourt. Questo pioniere del volo francese costruì un modello con un motore a vapore, che però non fu in grado di sollevarsi in volo durante l'esposizione aeronautica di Londra del 1868...