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Innamorato di Genova, orgoglioso della sua storia, in compagnia di Caffaro e di Guglielmo Embriaco, Cesare Imperiale di Sant'Angelo disegna il profilo della prima Genova comunale, ritagliandolo sui "caratteri originali" di un'identità che la sua aristocrazia di governo ha disegnato sulle fervide dinamiche dell'azione oltre-marina e oltremontana. Il primo capitolo del volume è dedicato alla vita e l'opera di Caffaro; nei successivi l'autore descrive la costituzione del Comune di Genova e le prime colonie in Oriente. Entrati nel 1100 l'autore approfondisce la prima guerra con Pisa (1118-1133) e la crociata contro i Mori di Spagna (1146 -1148). Il libro si chiude con il ritratto di Federico Barbarossa e la narrazione degli ultimi anni di Caffaro.