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Già a partire dalla copertina è un intrigante rincorrersi delle innumerevoli, piccole figure che dichiarano senza esitazione la firma artistica di Silvana Baroni. Decisi, continui tratti di penna; nessuna sbavatura; solo la sinuosità delle forme a illustrarne il senso. Qualcosa di simile accade in letteratura, quando si chiama in causa la "forma breve": in special modo l'analogia si manifesta nell'aforisma, dove lo spessore del concetto va espresso con la massima parsimonia di parole, dove non sono concessi voli pindarici nelle descrizioni o surplus di avverbi e aggettivi, inseriti spesso male allo scopo di confondere il senso dell'enunciazione. È impossibile che un libro non riveli la personalità del suo autore. Impossibile che una qualsiasi espressione di creatività non lasci trasparire l'animo dell'ideatore. Accade in ogni arte e anche nella scrittura, dove manca quasi del tutto l'intromettersi di più collaboratori. Ed è proprio in questa oggettività che si rivela il grande punto di forza di Silvana Baroni quando, attraverso una raccolta aforistica come "Diversamente dal suo contrario", mette a nudo il suo pensiero senza strategiche digressioni e senza alcuna inibizione.