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Kristijonas Donelaitis (1714-1780) è considerato il primo e spesso anche il più grande poeta della Lituania. Pastore luterano, costruttore, musicista, erudito e poeta, la sua figura poliedrica si staglia come quella di un gigante nella storia della cultura e dell'identità nazionale del suo popolo. "Metai" (Le stagioni) è il capolavoro della letteratura lituana. Il poema, scritto in esametri, ci trasporta in una comunità rurale del Regno di Prussia; il lettore si troverà immerso nella vita quotidiana dei bkrai (i lituani servi della gleba): una vita segnata da stenti e duro lavoro, ma anche ripagata da un buon raccolto e dalle allegrie di chiassosi banchetti. Gli abitanti del villaggio danno voce a un epos originalissimo che si snoda lungo il ciclo delle stagioni, portandoci ora sui campi a falciare sotto il solleone, ora a riscaldarci accanto alla stufa, in una casupola di legno, per far fronte al gelo invernale. L'opera, che più di tutte rappresenta la Lituania nel mondo, nei secoli è rimasta una continua fonte di ispirazione per poeti, drammaturghi, pittori, musicisti e artisti di ogni campo. "Le Stagioni" fanno parte della lista dei capolavori dell'UNESCO.