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Dopo Artaud, Vachtangov, Suzuki, Brook, Dino Audino presenta il testo di quello che è stato il più grande protagonista teatrale dell'America Latina. Il brasiliano Augusto Boal, autore di Giochi per attori e non attori e fondatore del Teatro dell'Oppresso. Il Teatro dell'Oppresso è ormai diffuso in tutto il mondo e deve la propria celebrità all'innovativa proposta di un teatro di ricerca, ma popolare. «Tutti possono fare teatro, anche gli attori» amava ripetere Boal. Perché il teatro non è una forma d'arte, e una pratica, riservata a pochi, ma rappresenta un linguaggio a disposizione di ogni essere umano. In un evento di Teatro dell'Oppresso lo spettatore è chiamato dunque a partecipare alla messa in scena insieme agli attori. In questo libro, oltre a un'introduzione teorico-metodologica, Boal propone decine di tecniche teatrali sviluppate durante cinquant'anni di attività. La forte valenza pedagogica, sociale e politica del teatro di Boal lo rende inoltre un libro utile, oltre che per gli attori, per formatori, insegnanti, animatori di comunità, attivisti, come strumento di riflessione e discussione agita con i partecipanti.