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A testimoniare il volto della città nel suo secolo d'oro vengono qui presentate due serie di incisioni e una di disegni destinate a illustrare al grande pubblico dei turisti di allora - e speriamo di oggi - quell'assetto urbanistico, quelle bellezze architettoniche non ancora deturpate dal traffico e dalla speculazione edilizia. Tre serie di illustrazioni i cui caratteri peculiari vanno cercati non tanto nelle differenze stilistiche ed espressive quanto nelle diverse funzioni editoriali che di volta in volta assumono. Illustrazioni legate al genere letterario delle "guide" turistiche, le incisioni di Francesco Cassiano de Silva aprono il secolo, imponendosi all'attenzione del pubblico di viaggiatori sia per il loro facile uso durante l'itinerario turistico, sia per il loro carattere di souvenir. Prodotte all'origine come "costellazione" di vedute intorno a una pianta di città, le stampe edite da Paolo Petrini nel 1718 contribuiranno ancora di più a fissare, nella mente di turisti e collezionisti, i luoghi destinati a divenire gli stereotipi vedutistici - esemplari in seguito per le cartoline - che rappresenteranno simbolicamente la città. Infine, edite nel 1771, le incisioni di Etienne Giraud devono il loro successo al sistema, ormai invalso nell'editoria, della "vendita su prenotazione" da parte di mecenati che quasi veri e propri "sponsor" - insieme a quella della città, si assicurano anche la diffusione della propria immagine.