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"Preparare un film" ha, per i professionisti ai quali è destinato, una valenza paragonabile a quella del metodo Stanislavskij per gli attori. Schreibman porta il lettore all'interno del processo produttivo cinematografico e televisivo, trattando la regia in tutti i suoi risvolti: dai capitoli in cui affronta gli aspetti più tecnici del linguaggio - le scelte relative al posizionamento e ai movimenti della macchina da presa, la composizione dell'inquadratura, l'uso delle ottiche e così via - a quelli in cui approfondisce quella vasta area che occupa il 90% del lavoro di chi deve girare un film. Attraverso il racconto della sua ricca esperienza personale, l'autore spiega ai lettori come trovare un equilibrio tra disciplina e flessibilità, come essere registi creativi e allo stesso tempo uomini d'affari, manager, artisti e psicologi, capaci di curare i delicati rapporti tra le diverse figure che lavorano nelle produzioni cinematografiche e televisive: da quello fondamentale con il produttore a quelli con lo sceneggiatore, con il direttore della fotografia, con gli attori, con il montatore e via via tutti gli altri componenti della troupe. Mette in evidenza che, solo se il regista saprà creare un clima di fiducia, tutti si sentiranno partecipi del progetto, esprimeranno appieno la loro creatività e metteranno il loro totale impegno. Come diceva Sidney Lumet quando cominciava un nuovo lavoro, "facciamo tutti lo stesso film".