Tab Article
L'argomento dei reati tributari, ossia delle violazioni in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto, disciplinato dal legislatore con il d.lgs. n. 74/2000, ha subito nel corso del tempo sostanziose e talvolta discusse modifiche (si pensi all'introduzione delle fattispecie di omesso versamento di ritenute certificate e di omesso versamento dell'Iva). Tra gli interventi più significativi e capillari si segnalano quello operato con la Finanziaria 2008 che ha introdotto, anche per i reati fiscali, l'istituto della confisca, altresì nella forma "per equivalente" o "di valore", non nuovo all'universo del diritto penale dell'economia, grazie alla quale è possibile, per le violazioni contestate successivamente al 2008, disporre di una misura di grande impatto sanzionatorio per mezzo della quale "aggredire" il patrimonio dell'evasore onde recuperare più agevolmente il profitto del reato. E ancora, quello operato con il d.l. n. 138/2011, convertito nella l. n. 148/2011, che ha introdotto significative modifiche a originario impianto normativo del d.lgs. n. 74/2000, andando ad inasprire le sanzioni in relazione quasi tutte le fattispecie di reato da quest'ultimo contemplate con l'inserimento di rilevanti novità a livello sostanziale e processuale come quelle in materia di limiti alla concessione della sospensione condizionale della pena di accesso ai riti alternativi di prescrizione dei reati e di abbassamento delle soglie di rilevanza penale.