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Fra il 2009 e il 2010, grazie agli accordi del governo italiano con la Libia di Gheddafi, oltre mille migranti africani vennero intercettati nelle acque del Mediterraneo dalle autorità militari italiane e respinti in Libia, dove la polizia esercitava indisturbata abusi e violenze. Oggi, le vittime dei respingimenti possono finalmente raccontare cosa è successo su quelle navi: attraverso immagini esclusive girate sui barconi e drammatici resoconti in prima persona, "Mare chiuso" offre la testimonianza della complicità dell'Italia in una scandalosa violazione dei diritti umani, per la quale il nostro governo è stato condannato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. Un implacabile documentario di denuncia che ha contribuito a tenere vivo il dibattito su un tema che non accenna a perdere la sua attualità. Nel libro che lo accompagna, ulteriori approfondimenti vengono dalla voce degli autori, e degli attivisti e dei legali impegnati nel cercare giustizia per le vittime della vicenda.