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Grace Paley è una delle intellettuali più affascinanti della scena americana del secondo Novecento: militante pacifista e femminista, autrice di magistrali racconti, ha al suo attivo anche una ricca produzione poetica; questo volume, uscito all'indomani della sua morte, raccoglie versi scritti fra il 2000 e il 2007. È un diario in poesia che registra la vecchiaia, la malattia, la scomparsa degli amici, quello che resta dell'amore quando la fine si avvicina. Ma come sempre nella scrittura di Grace Paley, il mondo irrompe nell'intimità e l'ironia nel dolore: si possono allevare nipoti e denunciare nuove guerre, accompagnare vecchie amiche alla tomba giurando di non cancellarle dalla rubrica del telefono, ricordare ai poeti che il loro compito non è mettere insieme rime, ma dare voce a chi non ne ha. "Credo nella fedeltà alle mie idee originarie, è il modo che ho per oppormi alle mode imperanti". E nella parola fìdelity è riassunto il testamento della scrittrice.